Da Sabrina Sciabica, scrittrice e giornalista, recensione sulla mostra "Primavera-Rinascita 2022"

 PRIMAVERA - RINASCITA 2022,

LA MOSTRA della DAUPHIN’SONART GALLERY, a cura di Florence Rovidati 

La primavera, la stagione giusta per ricominciare dopo un inverno per molti aspetti buio. E cosa c’è meglio dell’arte, per accompagnarci in questo nuovo inizio?

La raffinata cura di Florence ha selezionato cinque artisti, ognuno con una propria peculiarità, per ispirarci nell’atteso risveglio. La mostra dal titolo Primavera - Rinascita 2022, si svolge presso “il mio Salotto d’Arte” della Dauphin’sonart Gallery, dal 6 al 27 maggio.

Ed ecco una breve descrizione degli artisti che ci aspettano.

Davide Querin è nato a Roma. I suoi quadri sono degli autentici sogni nei quali esplorare mondi che si celano uno dentro l’altro. In essi, presenze non soltanto umane passeggiano placidamente. Con le sue immagini colorate, gli sguardi intensi dei personaggi, le ambientazioni surreali caratterizzate da fantasiose prospettive, incuriosisce e stimola chi guarda. Orologi segnano il tempo alternativo del nostro inconscio, mentre scale e porte conducono verso l’irreale. I disegni più recenti del pittore sono delle illustrazioni di forma quadrata (circa 30 x 30 cm) caratterizzate da una figura in bianco e nero attorniata da forme e soggetti colorati di varie misure. Impossibile non farsi catturare dai suoi simpatici esserini, sempre diversi, che accentuano il senso del mistero e rendono tangibile la magia.   

Valerio Scarapazzi è un artista romano che vanta esposizioni in tutta Italia. In pitture e disegni, propone figure umane e volti che emergono da sfondi indefiniti che li rendono ancora più vividi. Ritrattista e non solo, è stato illustratore - tra l’altro - per la rivista El tanguero. È evidente la sua passione per la musica, protagonista di molti dipinti. Ha partecipato a numerosi happening durante i quali disegna con gli amati pastelli e, mentre i musicisti suonano, dà prova estemporanea della sua capacità di immortalare, sulla tela, l’essenza dell’attimo, le piacevoli atmosfere che si creano in questi momenti speciali, mentre il pubblico lo segue sbalordito.

Elisa Latini, nata a Jesi, dichiara di “non avere schemi precostituiti” e si presenta come “vicina alla scultura, alla pittura, alla fotografia ed alla ripresa video, traendo da ognuna la sua ricchezza e peculiarità”. I risultati sono stati eccellenti e le sue opere sono arrivate fino a Lione, nell’esposizione itinerante curata da Florence Rovidati della Dauphin’sonArt  In viaggio con il Piccolo Principe dedicata al celebre testo di Saint-Exupéry – solo per citarne una. Le sue deliziose ceramiche hanno soggetti ispirati alla natura, dai passerotti e i coniglietti, ai morbidi petali colorati appoggiati su ciotole chiare (e tanti altri oggetti, in terracotta, gres e porcellana). Per le decorazioni, sia sulla carta sia sulla ceramica, l’artista utilizza l’ecoprinting e i pigmenti naturali, rimanendo fedele ad un “cammino naturalistico” che le è da sempre caro.

Continuando nel campo della sperimentazione, Eliana Prosperi stupisce con colori forti e decisi, come sono le esperienze più significative della vita. Nei suoi quadri, predilige i soggetti femminili dagli occhi profondi, coraggiosi e decisi. La natura espressionista dei suoi dipinti rivela la volontà di esplorare l’intimo umano, in una dichiarata e costante ricerca della verità. 

Ancor più sperimentali sono le opere di Romolo Basili. Nelle sue installazioni i materiali di scarto vengono rimodellati creando animali caratterizzati da trasparenze e colori vivaci. Tartarughe, delfini e pesci hanno per occhi dei tappi di plastica; sono simpatiche creature realizzate assemblando bottiglie (di acqua, detersivi e simili) in modo che si vedano sfumature di azzurro, tonalità di rosa e di giallo, lucidità o profondità a seconda di come i pezzi sono messi insieme.

Si tratta, indubbiamente, di un monito per come l’essere umano stia sconsideratamente inquinando e sfruttando il mondo che lo circonda. Oltre alla lezione morale, l’estro, la manualità, la capacità di creare forme armoniose partendo dalla rigidità della plastica, testimoniano il grande talento dell’artista. Le sue opere sono strumento di riflessione e dimostrano come l’arte (e l’artista) possano trasformare la materia morta in forme vitali e in bellezza.

~ Sabrina Sciabica (scrittrice e giornalista)

Per info e prenotazioni telefonare al 333/2485962.

Un caloroso ringraziamento ai 2 musicisti, il Maestro Adalberto Muzzi violinista dell'orchestra dell'Opera di Roma e Silvia Trovatelli la sua pianista che ci hanno onorato della loro presenza la sera del vernissage. Hanno incantato l'atmosfera della serata, scegliando un repertorio vario di musica eseguito con grande brio sotto gli applausi e apprezzamenti da parte dei numerosi visitatori. 

Complimenti a tutti gli artisti presenti e protagonisti della serata dell'inaugurazione. 

~ Florence Rovidati (art curator)







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