Testo critico sulla mostra in corso "Que reste t'il de la dolce vita?" del Prof. Carlo Piga e fotografie delle opere
La mostra Que Reste T’Il De “La Dolce Vita ”, è stata l’occasione per il gruppo di sei artiste e artisti romani, che vi hanno partecipato, di confrontarsi idealmente con il grande capolavoro Felliniano, e soprattutto per dialogare con l’anima della “Città eterna” colta nella sua multiforme mutevolezza. Nonostante l’eterogeneità delle poetiche e dei linguaggi espressivi che contraddistinguono la ricerca di lungo corso del gruppo di artiste e artisti impegnati, è emersa in tutti gli autori, in modo particolarmente intrigante, una profonda affinità con il tema della Visione che costituisce il nocciolo semantico della Dolce Vita . Quella per intenderci che ha portato il grande regista a cogliere sotto lo spirito gaudente e sbarazzino della Città Capitolina, proiettata verso i fasti degli anni a venire, un sentore di malinconica solitudine, prefigurando, in tempi non sospetti (il film è del 60’), le inquietudini dell’individuo contemporaneo. In Crepuscolo , una delle due opere ...


